ESISTE LA PREVENZIONE DELLA CALCOLOSI DELLA COLECISTI?
Accreditati studi internazionali hanno effettuato una stima quantitativa dell’impatto di alcuni fattori sulla longevità delle comunità, utilizzata come indicatore indiretto della salute. I fattori socio-economici e gli stili di vita, contribuiscono per il 40-50%, lo stato e le condizioni dell’ambiente per il 20-30%, l’eredità genetica per un altro 20-30% e i servizi sanitari per il 10-15%.
Comportamenti alimentari inappropriati determinano nel corso degli anni l’insorgenza di numerose malattie cronico degenerative di importanza sociale come obesità, diabete, malattie cardiovascolari e tumori.
In particolare è ormai dimostrato che l’obesità è anche il principale fattore di rischio per la calcolosi della colecisti e la dieta incide sul rischio di sviluppare calcoli biliari, ed essendo quest’ultimo un fattore di rischio modificabile possiamo intervenire positivamente su di esso in termini di prevenzione.
Colesterolo, grassi saturi, acidi grassi trans, zuccheri raffinati derivati dalla dieta, diete a bassissimo introito calorico e lunghi periodi di digiuno aumentano il rischio di sviluppare calcoli biliari, mentre una dieta ricca di acidi polinsaturi o monoinsaturi e ricca di fibre sono fattori protettivi per la calcolosi della colecisti.
Se si accetta come valida l’importanza dell’alimentazione e della condizione di obesità e sovrappeso come elementi favorenti il rischio di sviluppo della calcolosi della colecisti appare evidente che azione volte a modificare gli stili di vita non possano che essere considerati validi strumenti di prevenzione di detta patologia.
Diagnostica per immagini della calcolosi della colecisti: quale strumento e quale ruolo?
La diagnostica per immagini riveste un ruolo di primaria importanza soprattutto nella patologia flogistica della calcolosi e delle vie biliari, ove indagini di primo livello sono l’ecografia e la Tomografia Computerizzate seguite da studi di Risonanza Magnetica . Quest’ultima infatti fornisce un’ottima immagine della bile e dei dotti biliari presentando una maggiore sensibilità e specificità, rispetto alle altre metodiche, nell’identificazione di calcoli incuneati nelle vie biliari principali e nelle forme complicate di colecistite
Indicazione alla chirurgia della colecisti litiasica. Sempre?
La calcolosi della colecisti colpisce mediamente il 5-22% della popolazione. La gran parte dei pazienti è asintomatica e solo il 10-30% dei pazienti sviluppa sintomi clinici.
Il 2%/anno dei pazienti portatori di una colelitiasi asintomatica sviluppa una colica biliare e lo 0.2%/anno sviluppa una colecistite.
La colecistectomia laparoscopica è divenuta il gold standard nel trattameno della colelitiasi ma implica un rischio di complicanze fra lo 0.2 ed il 9.4%, inoltre un numero discreto di pazienti (40% circa ) può non riportare il risultato atteso dopo l’intervento.
Per questo risulta importante definire parametri clinici obiettivi per stabilire quali saranno i pazienti che si gioveranno di una colecistectomia.
Esclusi dall’ indicazione chirurgica i pazienti asintomatici tranne i pazienti con calcoli di diametro superiore a 2,5 cm e le colecisti con pareti calcifiche( rischio neoplasia della colecisti).
I pazienti asintomatici esclusi dall’indicazione chirurgica possono essere avviati ad una osservazione clinica con lo stesso rischio degli operati asintomatici, bisogna comunque definire le indicazioni nei pazienti sintomatici e quali sintomi prendere in considerazione per una corretta indicazione all’intervento chirurgico.
SILS ( single-incision laparoscopic surgery): note di tecnica chirurgica
La prima laparoscopia risale al 1987 eseguita dal chirurgo francese Philippe Mouret. Negli anni successivi la tecnica è stata progressivamente perfezionata diventando il “gold standard” per la chirurgia della colecisti.
La storia della laparoscopia è fortemente caratterizzata da una costante integrazione di nuove tecnologie sviluppate tra l’interazione del mondo medico , scientifico e quello dell’industria. La SILS (single-incision laparoscopic surgery) rappresenta, dunque, un segnale di questa progressione costante delle tecniche chirurgiche miniinvasive .
in ogni caso, la SILS non é una tecnica diffusa nella colecistectomia laparoscopica a causa delle difficoltà tecniche di grado medio-alto per un risultato estetico e di dolorre post-operatorio sostanzilamente non molto diversi dalla tecnica classica a tre o quattro trocards.
Colecistectomia d’urgenza nella colecistite: pro e contro
La colecistecomia in urgenza nella colecistite è spesso causa di discussione clinica.
Non sempre è pevedibile una risposta clinica ad un iniziale trattamento conservativo con terapia antibiotica.
La presenza di comorbilità ( diabete, insuff resp. Insuff cardiovasc) in pazienti spesso di età senile, comporta un’ accurata discriminazione dei casi clinici che possono essere trattati in acuzie.
L’approccio chirurgico in urgenza, quando possibile, riduce comunque i rischi di nuovi ricoveri per recidiva di colecistite acuta del 30% .
La colecistectomia laparosocpica precoce, è pertanto l’approccio con miglior rapporto costo/ efficacia nel trattamento della colecistite acuta.
La colecistectomia video laparoscopica: note di tecnica
Preparazione del campo operatorio, introduzione degli Trocards, Introduzione del gas Co2( pneumoperitoneo), preparazione dell’ilo della colecisti e visualizzazione delle vie biliari principali, isolamento del dotto cistico e dell’arteria cistica ed il loro clippaggio e sezione, colecistectomia anterograda, controllo dell’emostasi, posizionamento di drenaggio endo addominale, estrazione della colecisti, chiusura delle brecce chirurgiche.
Terapia medica: come ,quando e per quanto tempo?
Scegliere il trattamento, farmacologico in base alla valutazione del quadro clinico e alle caratteristiche del paziente. In particolare la calcolosi colesterinica potenzialmente trattabile con acidi biliari con diametro uguale o inferiore a un centimetro , radiotrasparenti e con colecisti funzionante.
Cause e prevenzione delle complicanze durante la video-laparo-colecistectomia
Le complicanze in corso di videolaparocolecistectomia sono infrequenti ma possono essere gravi.
Le cause sono sostanzialmente riconducibili ad una curva di apprendimento insufficiente della tecnica e/o ad anomalie anatomiche vascolari o biliari.
Concause possono essere gli stati di flogosi in atto o in esiti che rendono più difficoltoso il riconoscimento degli elementi.